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domenica 15 settembre 2013

"LA CITTA' DELL'ACQUA A ROMA"




Oggi voglio parlarvi della Città dell'Acqua scoperta per caso durante una   passeggiata romana.
Spesso mi trovo a passare da Fontana di Trevi ed è sempre una grande emozione poter ammirare una delle tante bellezze di Roma.
Inoltrandomi alle spalle di Fontana di Trevi in  uno dei  vicoli che la costeggiano mi colpisce un'insegna: Area Archeologica "La Città dell'Acqua"(Vicus Caprarius) Vicolo del Puttarello 25.
La curiosità fa si che io mi addentri nel vicolo e, con grande sorpresa,  compare davanti a me  l'entrata del Cinema Trevi: Cineteca Nazionale sala Alberto Sordi Area Archeologica. All'entrata della città dell'Acqua trovo due ragazzi che mi danno alcune spiegazioni sulla scoperta di questa città sotterranea avvenuta tra il 1999 ed il 2001durante i lavori di realizzazione di una sala cinematografica, la "Sala Trevi" intitolata ad Alberto Sordi.
Ho potuto constatare che gli scavi effettuati, ad oltre nove metri di profondità, hanno portato alla luce un'area di circa 350 mq. E' possibile ammirare un complesso edilizio di età imperiale composto da un caseggiato articolato in più unità indipendenti e circondato da mura imponenti ed uno degli acquedotti romani più antichi di Roma che, quasi sicuramente, era uno dei serbatoi di distribuzione del c.d. "Acquedotto Vergine", l'unico   rimasto in uso e che ancora oggi alimenta la Fontana di Trevi, la Barcaccia e la Fontana dei 4 fiumi! Nel fondo dello scavo ho notato  una falda dalla quale sgorga l'acqua, che filtra attraverso le antiche murature.
Il posto è suggestivo e pieno di ritrovamenti archeologici. I  reperti esposti nella sezione centrale dell’antiquarium  offrono dati di grande interesse sull’apparato decorativo della domus.
Accanto ad elementi risalenti al periodo di costruzione della residenza signorile (un  mosaico posto sulla pavimentazione, un capitello, una lastra di pluteo e tantissime  monete risalenti al IV -V secolo d.c.) spiccano
materiali più antichi reimpiegati nella domus: una statua muliebre ed    una lastra    con iscrizione (entrambe di provenienza sepolcrale) e tantissime anfore in buono stato di  conservazione.
Una passeggiata che consiglio a tutti i miei lettori e che non deluderà le aspettative.
Saluti.
                                                           Jonatanb








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